Continua il mio lavoro di valutazione dei rischi legati ai sollevamenti di attrezzature con l’uso di gru. In questo articolo mi soffermo sullo studio della stabilizzazione e risposta del terreno alle sollecitazioni indotte.
Come noto, la stabilità della macchina è direttamente legata alla superficie su cui essa poggia.

Se si conosce quanto il terreno può portare, è possibile tramite il dimensionamento della superficie di appoggio, capire se la gru è in equilibrio. Di seguito vi riporto un esempio di quelle che sono le portate del terreno in base alle caratteristiche:
TIPO DI TERRENO | PORTATA (daN/cm² ) |
terreno di riporto non costipato artificialmente | da 0,0 a 1,0 |
Sabbia di riporto assestata | da 0,8 a 1,2 |
Terra vegetale battuta | 1 |
Terra vegetale asciutta | 2 |
Sabbia argillosa acquifera | 2 |
Ghiaia terrosa | da 2 a 5 |
Argilla compatta umida | 3 |
Sabbia umida fine (compatta) | 4 |
Ghiaia ciottoli (compatta) | 4 |
Sabbia umida mista a ghiaia | 5 |
Marne od argille (compatte) | 8 |
Asfalto e bitume | da 5 a 15 |
Terreni molto consistenti (rocce) | da 12 a 20 |
Quindi noto il valore della portata del terreno, resta da stabilire quanto quello che la gru “scarica” deve essere ripartito su di esso, in modo da garantire la condizione di equilibrio della macchina. Per fare questo dobbiamo conoscere quanto deve essere “grande” la superficie di appoggio.
Facendo due calcoli molto semplici, avremo che la dimensione minima di appoggio deve essere pari a:
Superficie di appoggio (minima) = Pressione di appoggio / Portata del terreno
La pressione di appoggio non è altro che quello che la gru “scarica” a terra. Noto questo valore, desumibile facendo un calcolo o, con l’aiuto delle tabelle macchina o del software di calcolo a corredo della gru, siamo in grado di ricavare tutto. Per garantire stabilità, la superficie che dobbiamo avere deve essere certamente maggiore di quella minima richiesta.
Nel caso in cui la superficie del piatto della piantana, risulti inferiore a quello richiesto, si dovrà aumentare tale superficie ponendo al di sotto di esso una base solida.

Le basi di appoggio ovviamente devono essere uniformi e sono disponibili sul mercato in diverse forme e dimensioni. Le basi di appoggio sono fondamentali qualora si debba lavorare su terreni instabili ghiaiosi o sabbiosi, poiché garantiranno certamente la stabilità della macchia.
Di seguito alcuni esempi di basi di appoggio in commercio.



Mi raccomando, occhio alla stabilizzazione!!!!
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